martedì 27 ottobre 2009

MARRAZZO E LE PRIMARIE AFGANE

Come ho scritto stamane sul mio profilo, è finita quella 'kermesse della buffonata' chiamata primarie. Come da copione ha vinto Bersani, il sottoscritto lo diceva mesi fa, ma non per doti paranormali, bensì per semplice analisi logica dei fatti. Ma analizziamo un po' di dati che abbiamo a disposizione. In primo luogo il PD parla di tre milioni circa di elettori, che tradotto in soldoni sono un incasso di 6 milioni di euro (12 miliardi del vecchio conio), soldi presi in modo a mio avviso 'subdolo' al popolo elettore. Di fatto, se consideriamo che tutti gli operatori erano volontari, l'unico costo reale è stato la carta, tra volantini, manifesti e quanto altro. Ora, esagerando con i costi, quanto pensate che sia costata tutta questa carta? Vogliamo esagerare? 1.000.000,00 di euro? Ok. Ora, considerando che in tasca gli rimangono 5.000.000,00 mi sembra che il gioco sia valso la candela, no? Simpatica la modalità di voto 'afgana'. A parte i curiosi risultati del feudo di Bassolino, la Campania (non a caso l'ex sindaco di Napoli è sempre stato un fedelissimo di D'Alema il quale, a sua volta, è il mastermind dietro Bersani che in questa regione ha stravinto), ha colpito il fatto che per votare, al contrario di quanto pomposamente annunciato dal PD stesso, non era necessario il certificato elettorale, né era necessario essere residenti nella città in cui si votava e, fino a prova contraria, facendo il giro dei seggi si poteva votare in ogni seggio senza limiti.Per la gioia di grandi e piccini in alcuni casi si è votato più volte nello stesso seggio. Si noti che quanto ho appena affermato non è frutto di mie presunte fantasie alla 007, bensì è stato documentato ieri sera dal tg di La7. Ma andiamo avanti nella nostra anlisi con un doveroso accenno al caso Marrazzo. A parte le mille domande e le mille ombre, sarebbe curioso sapere come abbiano fatto i quattro carabinieri ad entrare e filmare l'imbarazzante incontro del governatore del Lazio. Sarebbe interessante perché vorrei sapere come gli è venuto in mente di farlo, chi gli ha fornito l'indirizzo e, sopra ogni cosa, chi gli ha aperto la porta. Di certo la cosa è meno chiara di quanto possa sembrare e lascia adito ad ipotesi non belle, come ad esempio quella secondo cui, visto che di fatto Marrazzo era il più papabile tra i candidati alla Presidenza del Consiglio nel 2013, sia stato appositamente 'bruciato' da chi non vedeva di buon occhio questa candidatura. Mi permetto di fare certe ipotesi perché resto sempre più basito da certi comportamenti delle alte sfere del PD. Più semplicemente mi chiedo come mai per Marrazzo hanno gridato allo scandalo e ne hanno chiesto lo scalpo, mentre per Bassolino vige la legge del silenzio, così come per la Iervolino, a tal proposito dell'attuale sindaco di Napoli non se ne sente parlare da un po'. Come non fermarsi un secondo e chiedersi anche perché l'unico che si permise di ipotizzare le dimissioni dei due personaggi appena citati, Veltroni, oggi sembra scomparso, e non penso sia solo per i pessimi risultati delle scorse regionali di cui Walter ha colpe fino ad un certo punto. Chiedo a voi socialisti, tutti nessuno escluso, sono veramente questi i personaggi con cui volete allearvi in futuro? Sono veramente questi i nomi a cui volete affidare le sorti di domani del nostro paese? Ogni giorno di più, almeno personalmente, non riesco ad ipotizzare per i socialisti una posizione diversa da quella autonomista. Lancio poi un suggerimento a chi di dovere; sarebbe il caso di dare un segnale al popolo italiano, un segnale per ricordare che un uomo politico non si giudica per quel che fa a letto, ma per quel che fa nella cosa pubblica, ed inviterei Marrazzo ad entrare nel PSI. Comunque, a voi tirare le somme.

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