domenica 23 agosto 2009

PS = POST SCRIPTUM

Le recenti liti che si stanno accavallando all'interno del PS non possono che regalare qualche sorriso. Più seguo la segreteria di Nencini più mi rendo tristemente conto dell'incapacità politica dell'intellettuale toscano. A dire il vero non ho ancora ben capito se l'uomo 'bretellato' e la sua cricca siano veramente convinti delle loro esternazioni o se, da un momento all'altro, spunterà un cartello gigante con su scritto Scherzi a parte. Lo ammetto, quando la sempre dolce Locatelli ci raccontò al CN dell'undici luglio che durante il suo viaggio di nozze passò intere giornate a commentare con il marito lo Statuto dei Lavoratori mi sarei dovuto subito allarmare, ma tant'é. Stanco di ripetermi non posso fare a meno di sottolineare, ancora una volta, la totale mancanza di ambizione politica di Nencini e della direzione nazionale del PS. Ancora non capisco questo guardare indietro forzato, questo negarsi la gloria della sfida al bipolarismo, questo arrendersi di fronte ad ovvietà che solo loro vedono. In primo luogo Nencini, ancora oggi, confonde l'autonimia con l'isolamento. Certo, da un certo punto di vista non posso dargli torto, un Partito che non porta idee, che si appiattisce su posizioni di altri, che non guarda lontano alla riconquista dell'elettorato socialista e che non riparte dalle solide basi costruite con fatica negli anni da Bettino Craxi, care signore e signori è vero, un partito del genere se resta solo non è un partito autonomista, è un'isolata comitiva di kamikaze. In seconda istanza mi fa sbellicare dalle risate questa rivendicazione identitaria della domenica. Il PS, non capisco su quali basi viste le attuali mediocri condizioni, continua a definirisi l'unica casa di chi è socialista. Ora, visto che la matematica non è un'opinione, le soluzioni sono due; o Nencini non si è accorto che il 90% dell'elettorato socialista non lo considera e preferisce spostare le sue scelte verso altri lidi (Pdl, Pd, astensionismo etc...), o io sono così cieco che non ho notato un olocausto, ovvero la sparizione di quasi un 20% di elettori che votavano Psi oggi ridotti ad uno scarso 0,9%. A questo punto, siccome so per certo di possedere quante cellule cerebrali servono per fare un ragionamento minimamente logico, deduco che la risposta più ovvia sia la prima, cioé l'incapacità di Nencini e cavalier serventi di guardare con onestà oltre il proprio naso. In conclusione, oltre ad invitarvi alle dovute riflessioni che già vi ho posto in passato ed ora più ricche, vi riporto l'affermazione di un compagno che non è lontanta dalla realtà: i socialisti del PS sono come i morti al cimitero che si litigano i lanternini.
Aldo Luigi Mancusi

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